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Weissman

Business Case – Tecnofinanza è un’opportnità?

Tecnofinanza è un’opportunità o uno tsunami per le banche?
Business Case estratto dal libro “Strategia di trasformazione digitale“.

“La tecnofinanza è un’opportunità per l’Europa come luogo di localizzazione finanziaria e tecnologica. Politici e regolatori sono sollecitati a continuare a migliorare le condizioni per costituire e far crescere queste società”. Sono le parole non del fondatore di una società fintech, bensì di Michael Kemmer, direttore esecutivo dell’associazione bancaria tedesca. Qui qualcuno ha forse abbracciato la sua nuova concorrenza? Non del tutto. L’associazione vede le FinTechs non solo come concorrenti, ma anche come partner con cui cooperare, soprattutto se queste società hanno un modello di business che funziona da supporto tecnico dei servizi bancari.

Il termine FinTech è composto dalle parole finanza e tecnologia: significa soluzioni innovative dei sistemi applicativi, uno sviluppo nuovo o ulteriore nel settore dei servizi finanziari. Nel mondo più di 3500 di queste start up fanno concorrenza alle banche tradizionali. Nel 2016 gli investimenti globali nelle società FinTech ammontavano a 24,7 miliardi di dollari americani. Le fintech approfittano degli sviluppi nel settore dei big data e del cloud computing nonché della rapida diffusione degli smartphone, portatili e tablet, che hanno tutti la possibilità quasi continua di accesso a Internet.

Così anche le imprese giovani e piccole sono in grado di attaccare le imprese consolidate o di occupare una nicchia di mercato. I clienti delle FinTech possono per esempio discutere online delle strategie di investimento, prestarsi reciprocamente denaro (social lending) o finanziare progetti (crowdfunding). Possono anche inviare denaro a indirizzi e-mail o a numeri di cellulare. L’importo viene poi accreditato sul conto del destinatario, a condizione che abbia un conto presso il fornitore di servizi. L’impresa di consulenza Accenture stima che i nuovi competitor sottrarranno alle banche per il 2020 in tutto il mondo più del 30% dei loro proventi.

Anche il settore delle assicurazioni non verrà risparmiato dai newcomer. Piccole start up come Simplesurance si prendono ciò che ai grandi del settore sembra troppo piccolo. Assicurano il nuovo iPhone nonché gli occhiali di design o la costosa mountainbike. Il fondatore della società Robin Hein sa che molti consumatori sono pronti a pagare 60 euro all’anno per un’ulteriore protezione del loro iPhone. L’iPhone o gli occhiali di design hanno un valore emozionale, l’assicurazione della casa in genere non lo ha. Le start up puntano su questo sentimento emotivo e sulla rapidità della sottoscrizione. Ci si assicura poi presso le società tradizionali del ramo, ma per il consumatore questo non ha importanza.

La Clark Germany Gmbh, fondata nel 2015, ha come target soprattutto studenti e giovani professionisti. La app permette ai clienti di avere accesso da casa e analizzare tutti i documenti assicurativi. In questo modo Clark trova di volta in volta il prodotto più favorevole con la stessa prestazione e lo rende chiaro e leggibile. La gestione delle assicurazioni funziona in modo del tutto automatico, per app. Nello stesso tempo ha luogo una consulenza trasparente e neutrale; inoltre in caso di sinistro gli esperti sono direttamente disponibili per mail, chat o telefono. Il contatto diretto con i broker diventa superfluo: al loro posto viene impiegato un robot adviser, dunque un algoritmo di consulenza. Questo analizza la situazione assicurativa di un cliente e indica automaticamente i potenziali migliorativi. Un robot adviser è impiegato anche dalla start up di Milano Tinaba3 (Tinaba è l’acronimo di “This is not a bank”) e permette un investimento automatizzato nei fondi di investimento. Così facendo gli investitori ottengono tra l’altro un accesso a un ampio portafoglio di azioni senza essere in qualche modo condizionati dai broker.

Il libro

Strategia di trasformazione digitale.
Il manuale operativo per PMI e aziende familiari

Il presente manuale, partendo dalle basi degli sviluppi nel mondo digitale, vi accompagna nella reimpostazione dei quattro pilastri aziendali che sono stati soggetti di una potente rivoluzione: il cliente, il modello di business, l’eccellenza operativa e l’uomo nel contesto aziendale del futuro.

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